IL GIARDINO D’INFANZIA L’ALVEARE ACCOGLIE I BIMBI DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 8 ALLE ORE 13,30 CON POSSIBILITÀ DI USCITA ALLE 15,30

Nel Giardino d’infanzia l’Alveare ogni mattina i bambini incontrano un ritmo che, alternando momenti di concentrazione ed espansione, consente al bambino di respirare, accordandosi con dolcezza ai tempi di una vita comunitaria.
Le maestre sono garanti di questo ritmo che è vissuto come il primo vero strumento pedagogico, hanno cura dell’ambiente in ogni dettaglio, intendendo per ambiente ogni aspetto di cui il bambino fa esperienza, e fanno sì che ogni loro gesto sia parte di un processo che possa essere dal bambino imitato.

Fino al raggiungimento della maturità scolare (tra i sesto e settimo anno di vita) di vita ci si rivolge primariamente alla facoltà volitiva del bambino, che vive la propria esistenza nella imitazione delle persone che riconosce come suoi punti di riferimento, e non alla facoltà cognitiva che più tardi inizia a risvegliarsi e solo nella avanzata adolescenza può essere considerata attiva ed autonoma.

Impartire in questo periodo un insegnamento che si rivolga all’intelletto significherebbe mettere il bambino nelle condizioni di acquisire passivamente e riprodurre l’insegnamento stesso senza tuttavia averlo a fondo assimilato e fatto proprio.
Il bimbo nel primo settennio dovrebbe vivere in una coscienza “dormiente” e questo plasmare il tempo attraverso il ritmo consente al bambino di lasciarsi condurre (presupposto dell’educazione).
Il ritmo è il principale strumento per educare il respiro e consentire al bambino di inserirsi con le giuste disposizioni nel divenire del mondo; ritmo come capacità di fluire, di muoversi tra momenti di concentrazione e momenti di espansione; è quell’elemento che configura e definisce la vita del Giardino d’infanzia e che consente ai bambini di riconoscersi entro una comunità stabile fondata sulla forma impressa dalle maestre, in un orizzonte sempre prevedibile e quindi governabile.

IL GIARDINO D’INFANZIA L’ALVEARE ACCOGLIE I BIMBI DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 8 ALLE ORE 15,30
CON POSSIBILITÀ DI USCITA ALLE 13,30.

LE ATTIVITÀ DI SVOLGONO DA METÀ SETTEMBRE FINO A CIRCA IL 20 DI GIUGNO.

Il ritmo dell’anno e delle stagioni
Il ritmo scandisce l’anno attraverso la celebrazione delle festività e la contemplazione dello scorrere e trasformarsi della natura di stagione in stagione.
Questo tempo è scandito dalle quattro grandi festività: San Michele (29 Settembre), Natale, Pasqua e San Giovanni (24 Giugno), che, oltre ai lori significati intrinsechi, celebrano il trascorrere delle stagioni, aspetto che nel Giardino d’infanzia ritrova un’eco nei girotondi, nelle fiabe e nel regno della natura. Darsi la possibilità come comunità di vivere in questo respiro consente ai bimbi di crescere sentendosi a pieno accolti e parte di un progetto più grande che li contiene ed offre senso e calore.
La nostra è una pedagogia non confessionale, nel senso che non è legata ad un ordine o sistema religioso e non impartiamo insegnamenti religiosi in nessun momento del percorso scolastico.
Tuttavia, ogni gesto ed ogni pensiero dei maestri è intessuto di un particolare atteggiamento di devozione e attenzione verso il senso del sacro che coltiviamo e restituiamo ai bambini attraverso una profonda gratitudine verso tutto ciò che ci circonda e che percepiamo come donato.

Il ritmo della settimana
Le attività che vengono svolte durante la settimana offrono al bambino un orizzonte di gesti conosciuti ed in cui ri-conoscersi, che si consolidano nel tempo e nella loro prevedibilità consentono all’autonomia di ciascuno di manifestarsi con i tempi e le modalità che sono proprie e differenti per ogni bambino; il pane, il giardinaggio, l’Euritmia, l’acquarello, il modellaggio della cera e il disegno libero scandiscono così la settimana del giardino d’infanzia

Il ritmo del giorno
La vita del Giardino d’infanzia scorre tra momenti di gioco libero, proposte guidate dalle maestre (girotondi, attività manuali ed artistiche, narrazione di fiabe, cura degli ambienti) e momenti dedicati alla cura del corpo, merende e pranzi; il clima che si crea coniuga un’atmosfera grande operosità e vivacità a momenti di calma, silenzio e intenso ascolto. Tutte le attività e le esperienze che il bambino vive all’interno della giardino d’infanzia sono proposte attraverso un processo che si può così riassumere: preparazione – svolgimento – conclusione/riordino. Queste tre fasi sono vissute attivamente dal bambino in ogni sua parte e gli permettono di entrarvi profondamente: ciò che si fa oggi, torna trasformato successivamente e questo permette al bambino di vivere nella sua pienezza il corso dell’anno e la sua metamorfosi. Un processo sperimentato dall’inizio alla fine porta ordine nel bambino e pone una base per quello che poi sarà lo sviluppo del pensiero logico.

Grande spazio viene accordato alla possibilità per il bambino di fare esperienza di un gioco autenticamente libero, sia all’interno sia negli spazi esterni, attraverso il quale il bambino sperimenta la propria fantasia e creatività, nell’interazione con il mondo che lo circonda (spazio, oggetti, giochi, arredi, Natura) e con la comunità dei bambini.

La maturità scolare
Nelle scuole Steiner-Waldorf il passaggio del bambino dalla scuola dell’infanzia alla prima classe viene attentamente valutato e seguito attraverso attività specifiche e mirate, e attraverso lo sguardo di tutto il collegio docenti supportato dal medico scolastico. L’esperienza della scuola Waldorf rileva che la maggior parte dei bambini che compiono i sei anni nel corso della primavera dell’anno di riferimento sono pronti per sostenere l’impegno scolastico; prima di questa età si osserva che i bambini tendenzialmente non hanno ancora sviluppato quella maturazione fisica e sociale e sviluppato quelle forze, attentive emotive e cognitive, che si manifestano proprio con l’approssimarsi del compimento del 7° anno.

La scuola rischia di diventare per loro un inseguimento, a volte una fatica insormontabile, che li porta a mettere in atto comportamenti che possono indurre erroneamente a pensare che vi siano difficoltà cognitive o comportamentali, quando spesso è solo un tema di maturità. Dopo aver condiviso l’osservazione dei bambini con le famiglie, prevediamo che essi inizino il loro percorso scolastico al giusto momento evolutivo.